martedì 6 settembre 2011

Obbedienza: comando TERRA

Seconda parte dell'addestramento di base. Il comando "terra" è fondamentale in ogni occasione ma, come non mi stancherò mai di ripetere, se non viene eseguito istantaneamente, perde del tutto la sua utilità. Alla pronuncia del "Terra", il cane deve stendersi immediatamente, con la testa posta tra le zampe anteriori e non deve muoversi fino a che non sarà da noi pronunciato il "via". La correttezza al comando deve essere immediata a prescindere da quello che il cane sta facendo. Dobbiamo arrivare al punto di far eseguire il terra anche ad un ausiliare lanciato all'inseguimento di un selvatico involato!!! E non sto esagerando. I primi passi dell'addestramento devono essere compiuti nel cortile di casa. Stringiamo in mano un biscotto (o qualsiasi altra cosa gradita), e teniamo il pugno appoggiato al suolo. Il cane andrà di sicuro con il naso verso il pugno e quindi noi pronunceremo il comando "terra", spingendo il posteriore del cane verso il basso. Non dovrebbe essere difficile far stendere il soggetto in questo modo. Una volta raggiunta la posizione desiderata apriamo la mano e lasciamo prendere quello che stavamo stringendo. Ripeteremo questo esercizio per più giorni, diverse volte il giorno, ricordandosi sempre di non seccare troppo il cucciolone. Pian piano il cane capirà da solo quello che deve fare per ottenere il premio!
IMPORTANTE: quando il cane è al "terra", non deve alzarsi per nessuna ragione fino a che non glielo ordiniamo noi con il comando via!! Su questo aspetto dobbiamo essere intransigenti se vogliamo ottenere un esecuzione perfetta del comando.
L'esercizio del terra dovrà essere effettuato anche all'aperto, dove il cane, sentendosi più libero, potrebbe non rispondere immediatamente al comando. Non perdete mai la pazienza, ma siate ostinati a far obbedire il vostro ausiliare a tutti i costi, senza picchiarlo, ma mostrando estrema fermezza e decisione.
Questo comando potrà essere utile veramente in ogni occasione e ricordatevi che un cane corretto, a parità di caratteristiche venatorie con un cane non corretto, può farvi anche triplicare il carniere!

lunedì 5 settembre 2011

Obbedienza: comando QUI

Fine dell' estate. Tornano quindi gli aggiornamenti del blog. In questo post racconterò brevemente come procede la mia avventura nell'addestramento di Alex ai comandi principali.
Prima di portare un cane in giro, libero, credo che sia indispensabile che questo risponda senza esitazione alla nostra chiamata accorrendo da noi a prescindere da qualsiasi cosa stia facendo.
Il comando QUI: tanto banale quanto importante. Questo comando sta alla base di ogni addestramento e non sbaglio di molto se affermo che la maggior parte dei cani non risponde in modo dovuto a questo comando. Dobbiamo abituare il cane a chiamarlo a noi pronunciando il comando "qui", seguito dal nome del cane, senza aggiunte tipo "qui bello", "dai qui","vieni qui", cosa che servirebbe solo a confonderlo o quanto meno a rendere il nostro comando fraintendibile. Fin dalle prime volte che chiamiamo il cane, dobbiamo essere sicuri di trovarci nella condizione che il cane non possa non obbedire, il comando deve essere pronunciato in modo autoritario ma senza urlare e stando fermi senza inseguire il cane in lungo e in largo. Una volta pronunciato "qui" dobbiamo fare in modo (anche facendoci aiutare da qualcuno) che il cane venga nell'esatto punto da cui l'abbiamo chiamato. Psicologicamente infatti deve entrare nell'ordine di idee che non può fare a meno di non rispondere ad un nostro comando. Una volta arrivato non dobbiamo risparmiarci in complimenti e possiamo anche ricompensarlo con del cibo. Specialmente i primi tempi non dobbiamo chiamare il cane senza un motivo valido. Nel caso ci trovassimo davanti a un soggetto particolarmente recidivo, non dovremo mai ricorrere alle maniere forti. Un metodo molto funzionale per correggere il comportamento del nostro ausiliare potrebbe essere questo: ci mettiamo in un punto e consegniamo il cane, legato al guinzaglio, ad un amico. Lo facciamo allontanare e poi lo chiamiamo. Alla nostra chiamata il cane verrà condotto da noi con solerzia, e non appena arrivato lo premieremo. Ripetiamo l'esercizio finché il soggetto non accorrerà da noi di sua spontanea volontà non appena sente il "qui" e pian piano allunghiamo il guinzaglio facendolo sentire sempre più libero. Non appena l'esercizio sarà effettuato alla perfezione toglieremo la corda.  In questo modo, anche i soggetti più ostinati raggiungeranno una perfetta esecuzione del comando. Con alex questo metodo ha funzionato e posso assicurarvi che non ha ricevuto nemmeno uno sculaccione! Adesso, a 5 mesi, risponde alla perfezione alla chiamata. Cosa non comune per un cucciolo.

martedì 7 giugno 2011

Prime uscite

Adesso il cucciolo ha circa 70 giorni e quindi credo che sia arrivato il momento di portarlo un po' in giro in modo che conosca più cose possibili, veda le persone e soprattutto gli altri cani. Questo aspetto è importante in quanto, così facendo, cresciamo un cane tranquillo e abituato agli altri "esseri" che lo circondano e quando lo porteremo a caccia quindi non sarà distratto da niente e potrà concentrarsi sul suo lavoro. Ovviamente, in quanto prima volta, è stata un' uscita tranquilla.









sabato 28 maggio 2011

Ecco Alex!

Sono felice di presentarvi Alex! Un cucciolo di kurzhaar che ho appena preso da Stefano Panerai all' allevamento di Montecarelli. Adesso ha 2 mesi, speriamo diventi un buon cacciatore! Sul blog seguirò passo passo le fasi dell' addestramento; intanto inserisco alcune sue foto. A voi i giudizi!




martedì 17 maggio 2011

Nuova ordinanza per il taglio delle code

Vi riporto le ultime modifiche che ci sono state rispetto alla legge del 4 novembrc 2010,  n.  201 che consentiva il taglio delle code ai cani da caccia. Il 16 maggio è stato deciso di eliminare queste modifiche e di prendere alla lettera questo articolo della convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia :



Articolo 10 – Interventi chirurgici
1. Gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compa­gnia, o finalizzati ad altri scopi non curativi debbono essere vietati, in particolare:



a) il taglio della coda;
b) il taglio delle orecchie;
c) la recisione delle corde vocali;
d) l’esportazione delle unghie e dei denti.

2. Saranno autorizzate eccezioni a tale divieto solamente:



a) se un veterinario considera un intervento non curativo necessario sia per ra­gioni di medicina veterinaria, sia nell’interesse di un determinato ani­male;
b) per impedire la riproduzione.

3. a) gli interventi nel corso dei quali l’animale proverà o sarà suscettibile di pro­vare forti dolori debbono essere effettuati solamente in anestesia e da un ve­terinario o sotto il suo controllo;



b) gli interventi che non richiedono anestesia possono essere praticati da una persona competente in conformità con la legislazione nazionale.



Mi astengo dal commentare e lascio a voi il compito di giudicare se sia meglio recidere la coda a un piccolo di 8 giorni sotto anestesia o se rischiare che un cane adulto se la rompa durante l'esercizio della caccia arrecandogli inutili sofferenze.

sabato 14 maggio 2011

Il kurzhaar e la caccia

Ovviamente la maggior parte dei lettori del blog utilizzeranno il kurzhaar principalmente per la caccia e quindi mi è sembrato doveroso pubblicare un post in cui parlerò dello stile e del comportamento di questa razza sul campo di caccia. Premetto che ogni cacciatore avrà le sue esigenze, però non credo di sbagliare se  dico che il kurzhaar è un cane molto duttile e adatto a tutti i tipi di cacciatori grazie alla sua grande adattabilità ad ogni tipo di ambiente e selvatico, caratteristica questa propria della maggior parte dei continentali. Durante l'azione di caccia il kurzhaar mantiene un' andatura media che si mette al centro tra il galoppo veloce del setter inglese e il trotto blando del bracco italiano, la cerca è minuziosa, attenta ad ogni tipo di emanazione e non appena il cane è sicuro della presenza del selvatico ci mostra una ferma sicura. Difficilmente perderemo un animale fermato da un kurzhaar dato che la guidata, in caso di spostamento del selvatico, è molto elegante e dolce e il fine olfatto di questo cane gli permette di mantenere una distanza tale da non spaventare l'animale. Altra caratteristica molto apprezzata da molti cacciatori è il forte "collegamento"  che viene mantenuto con il padrone che non deve mai sgolarsi per richiamare il cane o stare ore senza trovarlo dato che, da solo, il kurzhaar riesce a capire quando può allungare di più, per esempio in un campo aperto, oppure quando deve agire a più corto raggio come avviene in una macchia fitta. Per quanto riguarda i tipi di selvatici che possono essere insidiati con questo ausiliare, posso dire che la lista è molto lunga e spazia tra le specie stanziali come fagiano, starna, coturnice e lepre alle specie migratrici come beccaccia, quaglia e beccaccino. Ovviamente ogni tipo di selvatico necessità di specifiche tecniche di caccia e il nostro kurzhaar dovrà essere bravo nel sapersi adattare alle loro caratteristiche.

martedì 3 maggio 2011

Alimentazione del kurzhaar adulto

Quello dell' alimentazione è un capitolo di fondamentale importanza in quanto da quest'ultima dipende in buona parte lo stato di salute del nostro cane. La razione di cibo che andremo a somministrare potrà essere composta sia da mangimi già pronti che da alimenti che prepareremo personalmente, tenendo ovviamente di conto quelle che sono le esigenze primarie che ha un animale fondamentalmente carnivoro come è il cane. La carne sarà infatti l'alimento principale che andremo a preparare noi stessi, questa può essere servita sia cruda che poco scottata o cotta e buona norma a mio parere è quella di non far mai mancare un pò di carne nella razione giornaliera, anche se somministriamo un mangime completo. Importante, come nelle diete fatte per noi uomini, è l'equilibrio che deve esserci nell' apporto di nutrienti in quanto una dieta equilibrata porterà benefici al cane da un punto di vista della salute, della bellezza del pelo e dell'apporto energetico necessario per l'attività venatoria. Gli alimenti che possiamo somministrare in ausilio al mangime sono molti: latte, formaggi, uova, verdura, frutta, pesce, grasso e così via, in pratica buona parte degli alimenti che consumiamo noi stessi. Non mi stancherò mai di ripetere l'importanza della varietà dei cibi somministrati che portano inevitabilmente ad una completezza di nutrienti che forniamo al nostro cane. Il capitolo mangimi è molto vasto e ogni ditta fornisce una vasta gamma di prodotti con prezzi adatti a tutte le tasche, comunque sia possiamo classificare i mangimi in tre categorie principali:
  • Mangimi semplici: formati da sostanze animali o vegetali senza l'apporto di altri nutrienti particolari
  • Mangimi completi: ora come ora sono i più utilizzati per la rapidità di somministrazione ed anche, perché no, l'ottimo apporto nutritivo. Come dice il nome sono completi e quindi teoricamente non necessitano di integrazioni che però, se effettuate in modo oculato, di certo male non fanno
  • Mangimi complementari: contengono determinate sostanze e devono essere usati solo ed esclusivamente come integrazione e non possiamo pensare di adoperarli come alimento primario
E' importantissimo da un punto di vista igienico che la ciotola dove il cane si nutre non stia tutto il giorno nel recinto ma solo il tempo necessario per mangiare (10-15 minuti), dopodiché dovrà essere subito lavata in modo da togliere ogni residuo di cibo, e riposta in un luogo asciutto e pulito. Il recipiente che invece dovrà sempre essere presente nel recinto è quello dell' acqua, la quale sarà sostituita totalmente ogni giorno e anche due volte al giorno nei mesi più caldi. Se possediamo più di un cane è buona norma non dare da mangiare ai due cani insieme nello stesso box, questo per svariati motivi, prima di tutto potrebbero accendersi litigi che molto probabilmente porterebbero i due cani a ferirsi e in più potrebbe capitare che il cane che finisce la razione più velocemente mangi anche la parte destinata al compagno di box.


sabato 30 aprile 2011

Derby continentali a Lajatico

Come di sicuro sapranno tutti gli appassionati di kurzhaar, e di cani da ferma continentali in genere, nelle due giornate del 19 e 20 marzo si è disputato in terre toscane il Derby 2011 per le razze da ferma continentali. Evento attesissimo e di indubbia importanza come lascia infatti trasparire l'altissimo numero di cani iscritti, ben 122 quest'anno, divisi in 3 batterie. La prima di queste batterie era composta da continentali italiani: 22 bracchi e 16 spinoni. Le altre due di continentali esteri: 39 breton, 26 kurzhaar, 4 drathaar, 3 korthaal e 1 weimaraner. Le condizioni meteorologiche avverse che avevano colpito i terreni di gara hanno messo a serio rischio la disputa di questa rassegna che però, grazie ad un consiglio organizzativo molto competente e giudizioso, è stata portata a termine. Come ormai sempre più spesso accade osservare, hanno spiccato ai primi posti della classifica cani appartenenti ad allevatori professionisti anche se la presenza di "gente comune" era molto forte. Vi fornisco quindi la classifica finale del Derby 2011

Continentali esteri
1 ECC CAC         Pradellinensi's Fata      K             p. Zucci           c. Busca
2 ECC Ris CAC   Eva del Somi               K             p. Marini          c. Nobile
3 ECC                  Pradellinensi's Guapo   K             p. Zennaro       c. Patrignani
ECC                     Reno                           EB           p. Bongi            c. Selmi
ECC                     Zed                             EB           p. Roccano       c. Bianucci
MB                      Cora                           D             p. Mancini         c. Cigal
MB                      Tango                         K             p. Pieghi            c. Tieghi  
CQN                   Kalè                            EB           p. Atti               c. Occhi


Continentali italiani
1 ECC CAC        Taro                             BI             p. Scevi            c. Tognolo
2 ECC Ris CAC  Asya                             SP            p. Roncallo       c. Giacchero
3 ECC                 Athena                          SP            p. Valdesi         c. Nelli
ECC                     Tomas                          BI             p. Scevi            c. Tognolo                

giovedì 28 aprile 2011

Alimentazione del cucciolo

Di solito i cuccioli vengono prelevati dalla madre intorno ai 60 giorni, età in cui riescono già a nutrirsi da soli, ma potrebbe anche capitare di perdere la madre durante il parto e di trovarci quindi a dover nutrire molte bocche affamate. Partiamo dal presupposto che il latte di cane è molto più grasso e proteico del normale latte di mucca o capra e con un minor contenuto di lattosio. Per nutrire i piccoli quindi non ci possiamo servire del latte in busta che compriamo al supermercato così come esce dalla confezione, ma dobbiamo cercare di arricchirlo con panna da cucina, tuorlo d'uovo e integratori vitaminici. La frequenza delle "poppate" dovrà essere di una somministrazione ogni circa 2 ore, escluse le ore notturne. Comunque sia, a parte questi rimedi caserecci vi consiglio, come faccio sempre, di rivolgervi anche al vostro veterinario di fiducia per essere ancor più certi di non mettere a rischio la salute dei vostri cuccioli. Arrivati ai 20 giorni di età i cuccioli saranno in grado di nutrirsi da soli attraverso un poppatoio che potremo reperire in commercio. Finalmente arrivati sui 35-40 giorni potremo cominciare a somministrare i primi pasti solidi che ovviamente dovranno essere di ottima qualità, il che presuppone che abbiamo come caratteristiche principali l'alta digeribilità e l'adeguato apporto nutrizionale. Dobbiamo sempre fare in modo di somministrare piccole razioni in modo che siano consumate in 10 minuti circa, in quanto le ciotole, dopo questo lasso di tempo saranno tolte e ripulite bene dagli avanzi.
Ci vediamo al prossimo post nel quale l'argomento sarà ancora alimentazione, ma questa volta del kurzhaar adulto.

giovedì 21 aprile 2011

Scegliamo un cucciolo

Come vi ho già preannunciato, un pò di tempo fa sono andato a visionare e prenotare un cucciolo di kurzhaar. Vediamo quindi quali sono i principali fattori che una persona deve tener sempre presenti quando  va a scegliere un cucciolo da una cucciolata.
Innanzi tutto, se possibile, sarebbe meglio rivolgersi ad un allevatore di fiducia, che con la sua esperienza riuscirà di certo a consigliare in modo adeguato anche i meno esperti. Nel caso in cui non si conoscesse nessun allevatore, è buona norma farsi accompagnare da persone più esperte di noi che ci possano consigliare al meglio. Ci sono comunque alcune regole fisse di cui tener conto quando andiamo a scegliere il cucciolo. Prima su tutte a mio parere è la vivacità che devono esprimere i cuccioli; mai scegliere quei cuccioli che rimangono in disparte con un atteggiamento evidentemente impaurito o sospettoso dato che sarà molto probabile che, anche una volta cresciuti, mantengano questo carattere timoroso rendendoli inadeguati alla caccia. La paura dei rumori improvvisi infatti è un altro parametro di cui tener di conto, senza esagerare. Un semplice battito delle mani può bastare per farsi un'idea se il cucciolo è timoroso oppure no. Osservati gli aspetti caratteriali più importanti, a questo punto passeremo ad un' analisi più fisica diciamo. Partiamo dalla coda che innanzi tutto non deve essere né troppo lunga, né troppo corta e il cucciolo dovrebbe tenerla leggermente più alta della linea della schiena; una coda tenuta troppo bassa sarebbe sintomo di paura, mentre un'altra tenuta verticalmente starebbe ad indicare un forte temperamento del cane, penalizzandolo però da un punto di vista estetico. Controllare poi le fattezze e la robustezza di zampe e piedi che dovranno essere, le prime ben dritte e i secondi compatti e privi di malformazioni. Stare infine attenti alla presenza di depigmentazioni su naso, labbra e tartufo in quanto questo fattore potrebbe essere indice di consanguineità. Non vi scordate di portare subito il vostro cucciolo dal veterinario per una visita più approfondita che tolga ogni dubbio sullo stato di salute del piccolo.
Bene, a questo punto avete le dritte principali per dare un giudizio di massima su un cucciolo di kurzhaar.
Ci vediamo al prossimo intervento, dove vi parlerò dell' alimentazione più appropriata per il cucciolo.

lunedì 18 aprile 2011

Il Kurzhaar nella storia

Possiamo far risalire le origini del Kurzhaar al 1800, anni in cui la caccia si stava evolvendo e si trasformava, da attività di èlite per la nobiltà, a sport praticabile da buona parte della popolazione mediamente benestante. Anche il tipo di ausiliare da utilizzare doveva quindi essere cambiato, in quanto i "nuovi" cacciatori non potevano permettersi un tipo di cane per ogni tipo diverso di caccia; serviva quindi un aiutante tutto-fare in grado sia di fermare il selvatico, che di inseguire un grosso mammifero ferito. Gli allevatori del tempo, con immaginabili difficoltà, si misero a lavoro e cominciarono a ricercare queste qualità tra le razze di cani che avevano a disposizione. I primi esemplari non assomigliavano certo ai Kurzhaar odierni da un punto di vista estetico, ma di sicuro avevano già fissato nei geni il carattere deciso e passionale di quest'ultimi. Infatti le prime forme di selezione e allevamento erano basate soprattutto sull'aspetto del lavoro, senza tener troppo di conto dell' aspetto estetico, metodo machiavellico ma senza dubbio molto veloce. Con l'avanzare degli anni cominciano a nascere in Germania i primi club specifici per la razza e quindi i primi raduni; il lavoro non è più quindi l'unica cosa importante, ma comincia ad emergere sempre più la ricerca del fattore estetico, dell'eleganza e del portamento, aspetti tipici e caratteristici del Kurzhaar odierno. Abbiamo quindi potuto apprezzare come, da un' "accozzaglia" di razze diverse, sia potuto emergere un tipo di cane così completo e adatto ad ogni tipo di lavoro, il cane che noi tutti oggi conosciamo e di cui ammiriamo le caratteristiche.

domenica 17 aprile 2011

Il cane da ferma nella storia

La caccia è nata con l'uomo come fonte primaria di sostentamento e quest'ultimo, grazie alla sua intelligenza, ha cercato ogni modo per renderla più efficace e produttiva. Durante le battute "preistoriche" infatti, l'uomo notò come il cane, che era solito accompagnarlo durante la caccia per potersi forse accaparrare parte del carniere, fosse portato alla ricerca e alla cattura del selvatico anche più dello stesso padrone. Le antiche comunità di cacciatori quindi decisero di allevare e prendersi cura di questi animali, instaurando con loro un tacito accordo grazie al quale il cane, grazie all' addestramento, rinuncia alla selvaggina che riesce a procacciarsi per cederla invece al padrone. L'evoluzione dell' uomo è stata seguita di pari passo da un'evoluzione delle forme di addestramento del cane da caccia, il quale da "segugio" è andato sempre più a specializzarsi in altri tipi di caccia, a seconda della razza di cui faceva parte. Nascono cosi i primi cani da ferma, chiamati così appunto per il loro modo di interfacciarsi con il selvatico; non c'è più l'inseguimento della preda, ma una ferma statuaria, modo proprio di queste razze per avvertire il padrone della presenza del futuro pasto. Con questa evoluzione l'uomo medievale ha potuto così servirsi di altri animali, tipo i falchi, i quali catturavano la selvaggina che era stata segnalata dal cane da ferma; al falco pian piano sono andati a sostituirsi altri metodi, come per esempio l'utilizzo delle reti che venivano gettate davanti al cane fermo per intrappolare la selvaggina. Questa evoluzione è andata avanti sino alla scoperta della polvere da sparo e quindi la storia della caccia ha assistito all'arrivo prepotente del fucile, arma universalmente (o quasi) utilizzata al giorno d'oggi per praticare questo sport. Come abbiamo potuto vedere in queste poche righe, il cane da ferma può essere visto come simbolo della caccia stessa, in quanto ha avuto insieme a quest'ultima un'evoluzione parallela. Poi, almeno dal mio punto di vista, la caccia effettuata senza l'ausilio di un amico fidato quale è il cane, non vale la pena nemmeno di essere praticata.

venerdì 15 aprile 2011

Lo Standard Ufficiale di Lavoro approvato dall' ENCI nel 1963 e valido per l'Italia


Ancora un post tecnico che stavolta interesserà di più la parte dei cacciatori che seguono il blog. Ancora una volta mi sembra che torni in voga la parola "Duttilità", che si addice al DK anche se trattiamo l'ambito cinofilo. Vediamo in questa razza, a seconda del terreno in cui caccia, una perfetta fusione di tutti i pregi che possiedono sia le razze inglesi (Setter Inglese, Pointer) che quelle continentali (Epagneul Breton, Drahthaar). 
Vediamo quindi cosa deve saper fare un buon Kurzhaar:

1) Andatura e cerca
Partenza decisa. Azione esuberante. Galoppo continuo, energico ma non impetuoso.
Spinta del posteriore vigorosa e senza scatto accompagnata da leggere rampate dell'anteriore; falcata piuttosto raccolta; orecchio in movimento, collo proteso, testa alta e mobile che dimostra una padronanza olfattiva redditizia, pronta ad avvertire la minima emanazione; canna nasale tendente all'orizzontale. Coda portata leggermente in basso con movimento orizzontale continuo e vivace.
Cerca diligentissima e molto ampia a diagnosi rettilinee e ravvicinate.


2) Quando durante la cerca ha l'errata impressione del selvatico, rallenta gradatamente l'andatura portandosi al trotto, orecchie erette, collo proteso; rimonta la sorgente di emanazione con leggera inflessione degli arti, incrociando serrato ed attentissimo. Supera l'incertezza, riprende deciso l'andatura abituale con scatto quasi rabbioso.

3) Quando, avuto lieve indizio della presenza del selvatico, se ne rende conto e va in ferma.
L'azione subisce un freno graduale per cui sollecitamente dal galoppo passa al trotto quindi, dopo qualche tempo di passo, essa si conclude nella immobilità assoluta. Testa alta, canna nasale orizzontale, orecchio retratto, occhio ardente, collo tutto fuori.
Corpo flesso sugli arti con un anteriore generalmente più avanzato e i posteriori molto flessi talvolta il corpo e' eretto e frequentemente uno degli arti sollevato.

4) Quando e' certo della presenza del selvatico.
Con immediata contrazione abbassa il corpo sugli arti flessi, testa alta, collo proteso, procede cauto ma deciso, aspirando fremente l'effluvio. Talvolta ferma di scatto.

5) Quando d'improvviso si trova a ridosso del Ferma con scatto rabbioso testa leggermente sotto l'orizzontale rivolta verso il selvatico, corpo rigidissimo in posa contorta, coda adeguatamente sopra la linea dorsale.
Vi e' della bellezza nelle sue ferme, una bellezza senza eccessiva teatralità anche nelle più disparate pose, perda il suo cervello è un sagace regolatore. Di cio' ne fa fede l'espressione dell'occhio che denota perfetta padronanza della situazione.

6) Quando, dopo la ferma, guida il selvatico che cerca di allontanarsi pedinando.
Guida a testa alta decisissimo, ma prudente ed in perfetto collegamento con il conduttore, si ferma ad ogni rallentamento del selvatico tenendosi a giusta distanza la coda in movimento orizzontale diventa immobile ad ogni breve sosta. Contrazioni e flessioni sugli arti simili alla ferma.

N.B. - In Germania si richiedono al Kurzhaar altre importanti prestazioni, per cui lo standard di lavoro nel paese di origine è più complesso.


Per fornirvi questo Standard Ufficiale ho fatto riferimento al sito del Kurzhaar Club Italiano. www.kurzhaarclubitaliano.com


giovedì 14 aprile 2011

Lo Standard Ufficiale F.C.I. N.119/D

Il cane con cui viviamo, che ci sta a fianco in ogni momento della giornata e che riesce a renderci felici e a non farci pensare, anche solo per un momento, a tutti i problemi che ci sono nella vita di ogni giorno, è naturale che ai nostri occhi appaia come il più bello di tutti. Mi sembra però doveroso fornirvi dei dati oggettivi a cui fare riferimento per potervi accertare se davvero il vostro Kurzhaar risponde agli standard specifici di bellezza della sua razza. Riporterò qui di seguito infatti il documento ufficiale della F.C.I. con il quale viene classificato e descritto il Kurzhaar.
                                                       

Paese d'origine: Germania
Data di pubblicazione: 07/07/1994
Utilizzo: Cane da caccia generici
Classificazione: Gruppo 7 cani da ferma Sez. 1 cani da ferma continentali con prova di lavoro


Aspetto generale: Cane mobile, armonioso al quale la costruzione garantisce forza, resistenza e velocita'. Un bell'aspetto, linee morbide, testa asciutta, coda ben portata, la pelle ben tesa ed il pelo brillante, movimenti armoniosi sottolineano la sua nobilta'.

Proporzioni importanti: La lunghezza del tronco deve essere un po' maggiore della altezza al garrese.

Carattere: Sicuro, equilibrato, fidato e di facile addestramento, ne nervoso, ne timido, ne aggressivo.
Testa: Asciutta ben cesellata, non troppo leggera ne troppo pesante, corrispondente in grossezza e lunghezza alla forma del corpo ed al sesso.
Cranio: sufficientemente largo, leggermente a volta, l'occipite leggermente pronunciato, il solco mediano non profondo, le arcate sopraciliari ben formate.
Stop: Appena accennato. 

Regione facciale

Tartufo: Leggermente prominente, le narici sufficientemente aperte, larghe e mobili. Normalmente bruno. Un tartufo macchiato o di colore carnicino non e' ammesso che per un soggetto a mantello a fondo bianco.
Muso: Lungo largo profondo e potente per facilitare al cane il corretto riporto della selvaggina. La canna nasale mostra di profilo una leggera convessita' che va da una forma nobilmente montonina fino ad un leggero rilievo sull'orizzontale, il tutto piu' marcato nei maschi. Una canna nasale rettilinea, ugualmente ammissibile, e' meno apprezzata. Una linea della canna concava e' un difetto grave.
Labbra: Aderenti, non troppo cadenti, ben pigmentate.
A partire dal tartufo le labbra cadono pressoche' in verticale fino al punto di separazione e risalgono in seguito con una leggera curva sino alla commessura labiale mediamente pronunciata.
Mascelle/Dentatura/Denti/: Mascelle potenti con una dentatura perfetta, regolare e completa con chiusura a forbice; gli incisivi superiori devono appoggiare sugli incisivi inferiori senza lasciare uno: spazio ed i denti devono essere impiantati verticalmente. Dovranno essere presenti 42 denti sani e corrispondenti alla formula dentaria.
Guance: Potenti, ben muscolate.
Occhi: Di media grandezza, ne prominenti ne infossati. Il colore ideale e' il marrone scuro. Le palpebre ben aderenti.
Orecchie: Di lunghezza media, attaccate alte e larghe, in aderenza alla testa, piatte e non accartocciate, arrotondate alla estremita' inferiore. Ne troppo carnose ne troppo sottili. Tirandole in avanti devono arrivare pressappoco fino alla commessura labiale.
Collo: Di lunghezza proporzionale al corpo, si allarga progressivamente verso le spalle. La nuca ben muscolata e leggermente arcuata. La pelle della gola ben tirata (senza giogaia).

Tronco

Linea superiore: Rettilinea e leggermente inclinata.
Garrese: In evidenza (marcato).
Dorso: Solido, ben muscolato. La spina dorsale deve essere coperta dal muscoli.
Regione lombare: Rene corto, largo, muscoloso, dritto o leggermente bombato. Il passaggio dal dorso al rene solido e compatto.
Groppa: Larga e sufficientemente lunga, non terminante improvvisamente e inclinantesi dolcemente (leggermente) verso la coda. Ben fasciata dai muscoli.
Torace: Piu' profondo che largo con lo sterno ben evidente all'estremita' anteriore e stendente verso il posteriore. Lo sterno e l'articolazione del 'gomito devono essere alla stessa altezza. Le costole ben bombate, ne piatte ne arcuate a forma di botte. Le costole posteriori devono essere ben discese.
Linea inferiore: Asciutta rimonta leggermente con una curva elegante verso il posteriore.
Coda: Attaccata alta forte alla base poi rastremantesi, di media lunghezza. Per la caccia accorciata (circa) della metà. In riposo si abbassa; in movimento e' orizzontale e non deve essere portata troppo alta al di sopra della linea del dorso o fortemente curva. Nei paesi nei quali e' proibito il taglio della coda questa puo' rimanere nel suo stato naturale. Essa potra' raggiungere il garretto ed essere portata dritta oppure a leggera forma di scimitarra.

Arti anteriori
Generalità: Visti di fronte dritti e paralleli, visti di profilo bene piazzati sotto il corpo.

Spalle: Le scapole oblique, piatte e inclinate verso il posteriore. Muscolatura possente, secca. Buon angolatura fra le scapole e il braccio.
Bracclo: Il piu' lungo possibile ben muscolato e secco.
Gomiti: Attaccati al corpo ma non chiusi, non girati all'esterno ne all'interno e situati lontano verso il posteriore. Buona angolatura fra il braccio e l'avambraccio.
Avambraccio: Dritto sufficientemente muscolato. Ossa forti ma non grossolane.
Articolazione del carpo: Potente.
Metacarpo: Minimo angolo del metacarpo in rapporto all'avambraccio, ma mai verticale.
Piedi posteriori: A impronta arrotondata fino a forma di cucchiaio con dita ben unite e sufficientemente arcuate. Unghie forti. Cuscinetti plantari solidi e resistenti. Paralleli In riposo come in movimento, ne girati verso l'esterno ne verso l'interno.

Arti posteriori
Generalità: Visti posteriormente dritti e paralleli, buone angolature, ossa forti.

Coscie: Lunghe larghe muscolose. Buona angolazione fra la gamba e la coscia.
Ginocchio: potente, con una buona angolazione fra la coscia e la gamba.
Gamba: Lunga, muscolata e secca. Buona angolazione fra la gamba e il metatarso.
Articolazione tibio tarsale: Potente.
Metatarso: Verticale e possente.
Piedi posteriori: Come gli anteriori.

Andatura: Ampia con molta spiata ed una corrispondente falcata. Membra anteriori e posteriori dritte e parallele. Con cio' portamento alto. L'ambio e' indesiderabile.

Pelle: Ben aderente senza formare pieghe.

Manto: Natura del pelo: corto e fitto. Deve essere secco e duro al tatto. Alla testa ed alle orecchie deve essere piu' fine e piu' corto. Leggermente piu' lungo nella parte inferiore della coda. Deve coprire tutto il corpo.

Colori:
a) Unicolore marrone
b) Marrone con un po' di bianco e moschettature al petto e agli arti.
c) Roano marrone scuro testa marrone, toppe marrone e moschettature. Il colore di fondo di un cane cosi' descritto non e' marrone con del bianco ne bianco con del marrone, ma il pelo mostra una miscelatura cosi' intima di marrone e di bianco  tale che ne risulta, un aspetto non appariscente, altamente apprezzato per l'utilizzo a caccia. Nella parte interiore degli arti posteriori e sulla punta della coda e' spesso piu' chiaro.
d) Roano marrone chiaro con testa marrone, macchie marrone, moschettatura oppure senza macchie. In questa colorazione i peli marroni sono meno numerosi e predominano quelli bianchi.
e) Bianco con testa marrone, macchie marrone o moschettature.
f) Colore nero nelle stesse nuances del marrone o roanato. Sono ammesse le focature.
g) Stelle bianche, strisce e labbra picchiettate sono ammesse.

Taglia: Altezza al garrese Maschi 62/66 cm Femmine 58/63 cm.

Difetti: Ogni differenza dei punti precedenti è da considerarsi difetto e dovrà essere valutato in rapporto della sua gravità.

- difetto nell'altezza, insufficienza nel tipo del sesso.
- Muso troppo corto.
- Labbra troppo pesanti o troppo leggere.
- Orecchie troppo lunghe, troppo corte, troppo pesanti, strette all'attaccatura, accartocciate.
- Occhi troppo chiari, occhio da rapace.
- Mancanza di due denti (P1 e M3) cioe' non possono mancare piu' di due denti sui quattro P1 e sui due M3.
- Presenza di giogaie.
- Dorso leggermente carpato.
- Groppa troppo corta.
- Posteriore dritto.
- Torace troppo profondo.
- Gomiti staccati verso l'estremo o girati all'interno. Dita chiuse o schiacciate.
- Leggera curvatura delle gambe, leggero vaccinismo o deviato in dentro (cagnolo).
- Coda portata troppo alta al di sopra della linea del dorso o fortemente curva.

Difetti gravi:
- Costruzione pesante, linfatica, ossatura grossolana.
- Muso a punta, carma nasale concava.
- Stop marcato.
- Naso carnicino o macchiettato (salvo che nei soggetti a manto bianco).
- Denti parzialmente o totalmente a tenaglia ( Per i cani di più di quattro anni, i denti a tenaglia non influiscono sul giudizio se un Kurzhaar Club conferma che in una precedente rassegna di razza la dentatura era corretta.)
- Dorso fortemente carpato. Dorso leggermente insellato.
- Mancanza evidente di profondita' del torace. Sterno poco in evidenza.
- Torace troppo stretto o troppo a forma di botte. - Gomiti fortemente aperti o girati verso l'interno. Carpo molle o troppo inclinato. Metacarpo dritto.
- Piedi piatti, dita aperte.
- Andatura pesante.
- Appiombi posteriori vaccini o cagnoli sia nel piazzamento che in camminata.

Difetti da eliminazione:
- Insufficienza grave nel tipo del sesso.
- Assenza di denti:
assenza di piu' di due dei quattro P1 e dei due M3. Assenza di uno o piu' denti (al di fuori di P1 e M3) (I denti non visibili sono considerati mancanti salvo che un Deutsch Kurzhaar Club non attesti che in una precedente rassegna di razza o prova di allevamento si pote' constatare la loro presenza).
- Prognatismo superiore o inferiore, dentatura crociata cosi' come tutte le forme che conducono a cio'.
- Palpebre fortemente molli, entropio, ectropio, distichiasi (ciglia doppie).
- Dorso fortemente insellato, rene sufficientemente muscolato.
- Gabbia toracica malformata (per esempio "a petto di pollo").
- Mancanza di testicoli.
- Speroni.
- Mascella e labbra divise (muso di lepre).
- Denti in soprannumero al di fuori delle corone dentarie.
N.B.: I maschi devono possedere due testicoli normalmente sviluppati e che debbono trovarsi completamente nelle scroto.

Per fornirvi questo Standard Ufficiale ho fatto riferimento al sito del Kurzhaar Club Italiano. www.kurzhaarclubitaliano.com




mercoledì 13 aprile 2011

Un cane per tutti

Credo che la parola "duttilità" sia una delle parole che più si addice al Deutsch Kurzhaar infatti sbaglia chi pensa che questa razza produca solamente dei fantastici ausiliari da utilizzare per la caccia!! Il forte collegamento che si crea con il padrone lo porta ad essere un impareggiabile cane da compagnia, perfetto per una casa in cui sono presenti anche bambini, i quali potranno senza alcun timore giocare con questo docile e paziente animale. La sua intelligenza e discreta facilità di addestramento lo rendono inoltre idoneo ad utilizzi nella protezione civile e nelle gare di agility. E' un "cane lavoratore" insomma, che necessita di costante (giornaliero) esercizio; non possiamo pensare infatti di tenere un kurzhaar in un appartamento chiuso tutto il giorno senza veder nascere comportamenti ansiosi tipici di un cane che deve scaricare in qualche modo la sua energia (tipico comportamento di questo tipo è il girare freneticamente su se stesso). Il titolo di questo post è proprio azzeccato quindi: un cane per tutti! Poi diciamocelo, l'eleganza di un kurzhaar non ha paragoni ;)

A presto

Leo

lunedì 11 aprile 2011

Perché un blog?

Perché un blog? Perché innanzi tutto vorrei creare un luogo di incontro e scambio di opinioni per tutti gli amanti del Kurzhaar, data la scarsità dei siti specializzati in materia, se togliamo il sito del kurzhaar club italiano. Intanto mi presento, mi chiamo Leonardo e ho 22 anni. Mi sono avvicinato al mondo venatorio e cinofilo grazie a mio zio, convinto "setterista", che sin da bambino mi ha portato a spasso per i boschi vicino casa alla ricerca del selvatico per eccellenza: la beccaccia. Crescendo mi sono sempre più appassionato a questo tipo di caccia, non tanto all'abbattimento del selvatico, ma piuttosto all'azione dei cani che in questo tipo di caccia devono mettere in campo tutta la loro abilità e intelligenza. Dato che sono uno studente non ho potuto, a 18 anni, prendere subito il porto d'armi per motivi di tempo, ma adesso che sono quasi alla fine dei miei studi mi sono deciso a fare il grande passo e sto seguendo i corsi per poter sostenere l'esame scritto il 19 aprile! Speriamo vada tutto bene! Il titolo del blog credo lasci intendere la razza che ho scelto per il mio futuro amico. La scelta è stata molto difficile data la tradizione di setter da cui provengo e dato il mio amore per la bellezza e l'eleganza del kurzhaar, ma forse proprio il fatto di vedere pochi bracchi tedeschi  correre nei boschi delle mie zone mi ha portato a scegliere e quindi ad interessarmi sempre di più a questa splendida razza!! Ovviamente ho già fissato un cucciolo, ma non anticipo niente e riservo le news al prossimo intervento...