lunedì 5 settembre 2011

Obbedienza: comando QUI

Fine dell' estate. Tornano quindi gli aggiornamenti del blog. In questo post racconterò brevemente come procede la mia avventura nell'addestramento di Alex ai comandi principali.
Prima di portare un cane in giro, libero, credo che sia indispensabile che questo risponda senza esitazione alla nostra chiamata accorrendo da noi a prescindere da qualsiasi cosa stia facendo.
Il comando QUI: tanto banale quanto importante. Questo comando sta alla base di ogni addestramento e non sbaglio di molto se affermo che la maggior parte dei cani non risponde in modo dovuto a questo comando. Dobbiamo abituare il cane a chiamarlo a noi pronunciando il comando "qui", seguito dal nome del cane, senza aggiunte tipo "qui bello", "dai qui","vieni qui", cosa che servirebbe solo a confonderlo o quanto meno a rendere il nostro comando fraintendibile. Fin dalle prime volte che chiamiamo il cane, dobbiamo essere sicuri di trovarci nella condizione che il cane non possa non obbedire, il comando deve essere pronunciato in modo autoritario ma senza urlare e stando fermi senza inseguire il cane in lungo e in largo. Una volta pronunciato "qui" dobbiamo fare in modo (anche facendoci aiutare da qualcuno) che il cane venga nell'esatto punto da cui l'abbiamo chiamato. Psicologicamente infatti deve entrare nell'ordine di idee che non può fare a meno di non rispondere ad un nostro comando. Una volta arrivato non dobbiamo risparmiarci in complimenti e possiamo anche ricompensarlo con del cibo. Specialmente i primi tempi non dobbiamo chiamare il cane senza un motivo valido. Nel caso ci trovassimo davanti a un soggetto particolarmente recidivo, non dovremo mai ricorrere alle maniere forti. Un metodo molto funzionale per correggere il comportamento del nostro ausiliare potrebbe essere questo: ci mettiamo in un punto e consegniamo il cane, legato al guinzaglio, ad un amico. Lo facciamo allontanare e poi lo chiamiamo. Alla nostra chiamata il cane verrà condotto da noi con solerzia, e non appena arrivato lo premieremo. Ripetiamo l'esercizio finché il soggetto non accorrerà da noi di sua spontanea volontà non appena sente il "qui" e pian piano allunghiamo il guinzaglio facendolo sentire sempre più libero. Non appena l'esercizio sarà effettuato alla perfezione toglieremo la corda.  In questo modo, anche i soggetti più ostinati raggiungeranno una perfetta esecuzione del comando. Con alex questo metodo ha funzionato e posso assicurarvi che non ha ricevuto nemmeno uno sculaccione! Adesso, a 5 mesi, risponde alla perfezione alla chiamata. Cosa non comune per un cucciolo.

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